Ricci Curbastro

Ricci Curbastro

Anno di fondazione: 1946
Viticoltura: biologica
Produzione: 200.000

I Ricci Curbastro sono una famiglia nobile di Lugo di Romagna (Ravenna) e giunsero in Franciacorta nel XIII secolo dopo essere stati cacciati da Firenze nel corso delle guerre guelfo-ghibelline.

Di tradizione agricola fin dal XIII° secolo, la famiglia conduce due aziende, una a Brisighella (RA) e l’omonima azienda agricola di Capriolo in Franciacorta (BS), con la cantina fondata nel 1946 da Riccardo ed Evelina. Sono tra gli 11 fondatori nel 1967 alla DOC Franciacorta.

Oggi la cantina è gestita da Riccardo Ricci Curbastro, enologo, e dal figlio Gualberto.

L’azienda vanta 32 ettari di superficie di proprietà, di cui 27,5 sono coltivati a vigneti in regime biologico, secondo i rigorosi indirizzi della moderna viticoltura e del Consorzio Franciacorta.

All’interno della villa aziendale, il parco secolare funge da “cappello” per la cantina ipogea, in cui vengono effettuate le fermentazioni e la lenta maturazione dei Franciacorta DOCG: costruita su tre livelli, sfrutta la gravità nel caricamento delle uve nelle presse e nello spingere i mosti verso le barrique o i vini nello spostamento verso la zona di imbottigliamento posta al terzo livello.

Il terzo livello, destinato a barrique e bottiglie, è costruito a 15 metri di profondità così da non richiedere alcun intervento energetico per il mantenimento di una temperatura costante e naturale di 15°C.

Proprio a partire da questo aspetto di
risparmio energetico si nota come da Ricci Curbastro si abbia a cuore la questione ambientale.

Proprio per questo motivo l’Azienda pratica agricoltura biologica come naturale continuazione delle diverse pratiche di riduzione dell’impatto ambientale cominciate oltre trent’anni fa. Dal 2017 è tra le prime nove aziende in Italia, prima in Lombardia, certificata come “Azienda Sostenibile” secondo lo standard Equalitas per il proprio impegno sul profilo ambientale, economico e sociale.

All’interno dell’azienda ha sede infine il Museo Agricolo e del Vino, una realtà unica in Franciacorta che conserva migliaia di oggetti testimoni del lavoro agricolo d’altri tempi, visitabile durante una visita in cantina.

L’attenzione è rivolta anche alle tecnologie, per cui è stato validato su base Blockchain lo story telling aziendale del percorso di visita e della storia della cantina e di uno dei suoi vini prodotti dal 1983.

Con il progetto “zero trattamenti e residui sulle uve” danno importanza anche per i vitigni resistenti Piwi, vitigni resistenti alle malattie, che hanno bisogno di un numero limitato di lavorazioni. Si unisce così ad una lunga tradizione un’aspetto innovatore e lungimirante.

I vini della cantina sono gastronomici, ben si abbinano ai piatti della tradizione franciacortina e della cucina italiana. La linea di produzione di Ricci Curbastro è molto ampia: tra i Franciacorta non mancano Brut, Satèn e Rosè, ai quali seguono anche l’apprezzato Dosaggio Zero “Gualberto”, l’Extra Brut e il Demi-Sec, quest’ultimo prodotto da poche cantine nell’intera Franciacorta.


I Franciacorta più prestigiosi hanno invece il marchio “Museum Release”: si tratta di vini che giungono alla sboccatura dopo 7/10 anni di maturazione sui lieviti, così da permettere di capire il valore del tempo, del riposo e dell’invecchiamento lento. Vini che nonostante il tempo riescono a mantenere doti di mineralità e freschezza uniche: tra questi il Brut MR, il Satèn MR e l’Extra Brut MR.


Chiudono il cerchio vini fermi come diverse tipologie di  Curtefranca DOC – come  il Vigna Bosco Alto (bianco) o il Vigna Santella del Grom (rosso) – e di Sebino IGT (Pinot bianco bio, rosso, pinot nero, chardonnay passito “Brolo dei passoni”, bianco zero trattamenti).