Barone Pizzini

Barone Pizzini

Anno di fondazione: 1870
Viticoltura: Biologica certificata
Produzione: 300.000 bottiglie

Cantina storica della Franciacorta e fra le più rinomate. Nasce come società nel 1870 per merito dei fratelli Enrico e Bernardino, ai quali faranno presto seguito il Barone Edoardo Pizzini Piomarta e, dopo le guerre, anche il figlio Giulio.

Quando la Franciacorta diviene zona a denominazione di origine controllata, Barone Pizzini figura fra i primi produttori e fra i più apprezzati: questo spirito “pionieristico” accompagna la cantina anche negli anni a seguire, quando nel 1998 è la prima ad approcciarsi alla viticoltura biologica. Il primo Franciacorta biologico arriva nel 2002 ed è un successo, che motiva ancora di più l’azienda a seguire la strada già intrapresa del rispetto per l’ambiente e il territorio.

BARONE PIZZINI entrata

Nel 2007 inaugura in Franciacorta la sua nuova cantina, interamente progettata secondo criteri di bioedilizia per seguire gli obiettivi di ridurre l’impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico. L’architettura degli edifici, con il loro stile, è funzionale nel garantire il rispetto massimo dell’ambiente nella filiera di produzione dei vini: la struttura interrata per due terzi,  la presenza di pannelli fotovoltaici, di un sistema naturale di raffreddamento, l’utilizzo sapiente della pietra e del legno e infine la fitodepurazione delle acque sono gli esempi più lampanti di questa filosofia.

Ogni vigneto dei 25 appezzamenti vitati ha una propria identità che ne descrive le caratteristiche: esposizioni, altitudini e composizioni del terreno sempre diverse rendono ogni vigneto differente dall’altro, a creare un collage di espressioni e sentori nei vini tutto da scoprire.

Importante è l’attenzione al territorio in cui si produce e in cui si vive. La viticoltura biologica porta un miglioramento generale nei terreni e di conseguenza nell’ambiente.

Barone Pizzini è stato tra i primi produttori della Franciacorta a credere nell’Erbamat, antico vitigno autoctono, caratterizzato da una maturazione fenolica tardiva (nella seconda metà del mese di settembre).
Con questo vitigno si vuole prendere i ripari dai cambiamenti climatici e dal surriscaldamento globale, avendo una risposta territoriale che ben si presta ad un vino spumante.

La linea di produzione di Barone Pizzini è molto ampia: si va dal Golf Brut al Saten, dall’Animante Extrabrut al Rosè, per passare anche dai vini fermi, i Curtefranca, altra importante espressione di questa terra. Nel 2018 è stato prodotto e commercializzato un metodo classico con Erbamat e Chardonnay (60%, 40%) e un secondo prodotto il Tesi Due VSQ Extra Brut.

Barone Pizzini annovera cantine di proprietà anche anche a Scansano, in Toscana, dove è rilevante la produzione di vini rosso e a Jesi, nelle Marche, con il Verdicchio come prodotto di punta. Anche in queste aziende vi è un approccio alla produzione biologico e biodinamico.

Ph. Marco Ngoc